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Cosa sono i sensori di prossimità

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Cosa sono i sensori di prossimità?

Nel corso degli anni e con l’evoluzione delle tecnologie a disposizione, i sensori di prossimità e presenza consapevolmente o inconsapevolmente sono entrati nel nostro vissuto quotidiano!

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Pensa a quando avvii una chiamata con il tuo Smartphone, il sensore rileva la vicinanza dell’orecchio consentendoti di parlare a telefono senza attivare comandi sensibili al tocco mentre sei impegnato in una conversazione. Questo è solo uno dei molteplici impieghi che il sensore di prossimità ha nella vita di tutti i giorni, ed è anche quello più facilmente comprensibile, perché di uso comune.

A seconda della tecnologia impiegata però, l’utilizzo dei sensori trova una larga applicazione nel settore produttivo, nel settore dei trasporti, in quello tessile, nella robotica, nel settore edile, non ultimo nella sicurezza per rilevare la presenza di persone, veicoli o animali.

Pensa ai sensori di prossimità che ti consentono di rilevare la presenza di persone in transito accanto al tuo veicolo mentre stai effettuando una manovra… la presenza del sensore ti aiuta ad evitare sinistri, che altrimenti potrebbero verificarsi se non fossi coadiuvato dai sensori di movimento che ti consentono anche di visualizzare dalle camere l’esatta posizione dei passanti.

I sensori di prossimità ti consentono di rilevare la presenza di corpi e oggetti nelle immediate vicinanze. In base alla tecnologia che sfruttano possono essere configurati per rispondere a determinate esigenze e con usi differenti.

Sul mercato puoi trovare diverse tipologie di sensori e la scelta di un modello piuttosto che un altro, dipende dal tipo di utilizzo che ne dovrai fare. In generale tutti i sensori emettono e ricevono onde: il ritorno delle onde segnala la presenza di un ostacolo e quindi di un corpo o un oggetto. A secondo della distanza del corpo dal sensore verranno attivate le funzioni per le quali è stato configurato. La velocità con cui il segnale viene elaborato rappresenta la velocità di commutazione.

Quando sei in procinto di parcheggiare i sensori rilevano la distanza dei pneumatici dal marciapiede e solo quando la distanza è inferiore al limite programmato emettono il segnale acustico che ti allarma sulla possibilità di beccare il bordo del marciapiede.

I sensori di prossimità possono utilizzare la tecnologia con sensori induttivi, capacitivi, magnetici, a ultrasuoni, fotoelettrici e ottici.

I sensori di prossimità induttivi rilevano la presenza di oggetti realizzati in materiale ferromagnetico in rapido movimento, e sono impiegati nelle macchine utensili, nell’industria tessile, nelle linee di assemblaggio e nel settore automotive.

I sensori capacitivi sono immuni a disturbi elettromagnetici e possono rilevare oggetti di qualsiasi tipo e materiale. Trovano applicazione nelle linee di imballaggio, negli impianti di confezionamento e in tutte quelle circostanze in cui è necessario rilevare il livello di riempimento di un contenitore.

I sensori di prossimità magnetici non possono essere utilizzati in prossimità di fonti elettromagnetiche, non sono soggetti a usura, sono insensibili alle vibrazioni e allo sporco e presentano un’ottima velocità di commutazione del segnale.

I sensori ottici impiegano un fascio luminoso, solitamente a infrarossi, per rilevare la presenza senza interferenze con l’illuminazione circostante e trovano applicazione sugli Smartphone.

I sensori a ultrasuoni emettono e ricevono onde ultrasonore ad alta frequenza per rilevare, anche attraverso barriere e in ambienti difficili, la presenza di polvere, metallo, plastica, legno, oggetti trasparenti o con superficie riflettente. Come i sensori capacitivi, rilevano il livello di liquidi contenuti in contenitori e l’imballaggio.

I sensori fotoelettrici emettono un fascio di luce, che si interrompe quando incontra un ostacolo. Possono rilevare la presenza di oggetti fino a una distanza di 200m e sono utilizzati nel settore tessile, nella robotica, nel settore edilizio e laddove è richiesto di rilevare la presenza di persone, veicoli e animali.

Se ti è stato utile questo articolo condividilo con i tuoi contatti. Se invece desideri informazioni più dettagliate sull’esclusivo servizio di portierato e guardiania virtuale che svolgiamo in live da remoto per il controllo accessi, contattaci e richiedi una consulenza gratuita.
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Cosa sono i sensori di prossimità
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Pensa ai sensori di prossimità che ti consentono di rilevare la presenza di persone in transito accanto al tuo veicolo mentre stai effettuando una manovra… la presenza del sensore ti aiuta ad evitare sinistri, che altrimenti potrebbero verificarsi se non fossi coadiuvato dai sensori di movimento che ti consentono anche di visualizzare dalle camere l’esatta posizione dei passanti.

I sensori di prossimità ti consentono di rilevare la presenza di corpi e oggetti nelle immediate vicinanze. In base alla tecnologia che sfruttano possono essere configurati per rispondere a determinate esigenze e con usi differenti.

Sul mercato puoi trovare diverse tipologie di sensori e la scelta di un modello piuttosto che un altro, dipende dal tipo di utilizzo che ne dovrai fare. In generale tutti i sensori emettono e ricevono onde: il ritorno delle onde segnala la presenza di un ostacolo e quindi di un corpo o un oggetto. A secondo della distanza del corpo dal sensore verranno attivate le funzioni per le quali è stato configurato. La velocità con cui il segnale viene elaborato rappresenta la velocità di commutazione.

Quando sei in procinto di parcheggiare i sensori rilevano la distanza dei pneumatici dal marciapiede e solo quando la distanza è inferiore al limite programmato emettono il segnale acustico che ti allarma sulla possibilità di beccare il bordo del marciapiede.

I sensori di prossimità possono utilizzare la tecnologia con sensori induttivi, capacitivi, magnetici, a ultrasuoni, fotoelettrici e ottici.

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I sensori di prossimità magnetici non possono essere utilizzati in prossimità di fonti elettromagnetiche, non sono soggetti a usura, sono insensibili alle vibrazioni e allo sporco e presentano un’ottima velocità di commutazione del segnale.

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