La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato l’applicazione del credito d’imposta per gli acquisti di “beni strumentali 4.0” che siano funzionali alla trasformazione tecnologica, come previsto dal piano “Industria 4.0”, effettuati entro la fine di dicembre 2025, ma ha ridotto le misure.
Le misure del Credito d’imposta in vigore fino al 31 dicembre 2022
Per i beni strumentali 4.0 nuovi acquistati entro il 31 dicembre 2022, può essere chiesto un credito d’imposta in misura variabile, in base alla quota di investimenti effettuati.
Chi ha fatto investimenti fino a 2,5 milioni di euro può fruire dell’agevolazione nella misura del 40%, del 20% per gli investimenti che superano i 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro e del 10% per quelli superiori a 10 milioni e fino a 20 milioni di euro.
Cosa succede dal 1° gennaio 2023?
Chi acquista beni strumentali nuovi tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2025 può chiedere il credito d’imposta in misura ridotta rispettivamente al 20%, 10% e 5% (se entro la data del 31 dicembre 2022 è stato effettuato un ordine al venditore e si è provveduto al pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione si può ottenere il credito nelle misure del 40%, 20% e 10%).
Cos’è il credito d’imposta?
Il credito d’imposta è un’agevolazione fiscale concessa a chi fa investimenti in beni strumentali nuovi e beni materiali e immateriali. Le aziende possono fruire dell’agevolazione sia per l’acquisto di beni strumentali funzionali alla trasformazione tecnologica, sia per quelli ordinari, detti anche “non 4.0”.
Artigiani e professionisti possono accedere all’incentivo solo per gli investimenti per beni strumentali materiali e immateriali “non 4.0”.
In quale misura si può chiedere il credito d’imposta per beni strumentali “non 4.0”?
La misura varia in base alla data in cui è stato effettuato l’acquisto e si calcola sul limite massimo di 2 milioni di euro per beni strumentali materiali e sul limite massimo di 1 milione di euro per beni strumentali immateriali.
Le aziende che hanno acquistato beni strumentali “non 4.0” entro dicembre 2021 possono fruire dell’agevolazione nella misura del 10%.
A decorrere dal 1 gennaio 2022 ed entro il 31 dicembre 2022, chi fa investimenti per beni strumentali materiali e immateriali “non 4.0”, può accedere all’incentivo nella misura del 6%.
Attenzione: la misura del 15% è applicabile solo nel caso in cui l’impresa faccia investimenti in beni strumentali materiali e/o immateriali “non 4.0” per favorire la diffusione della modalità di lavoro agile.
Come si utilizza il credito d’imposta per beni strumentali “non 4.0”?
Il credito d’imposta si utilizza in compensazione in tre quote annuali di uguale importo. Non concorre alla formazione del reddito ed è cumulabile con altre agevolazioni riguardanti gli stessi beni, purché non si superi i costi sostenuti. Per i soggetti con volume di ricavi o compensi inferiori a 5 milioni di euro, il credito è utilizzabile in un’unica quota annuale.
I presupposti per poter avvantaggiarsi dell’agevolazione sono il rispetto della normativa sulla sicurezza sul lavoro e il corretto adempimento agli obblighi contributivi.
In quale misura si può fruire del credito d’imposta per l’acquisto dell’impianto di monitoraggio BOR?
L’impianto di monitoraggio BOR è un bene strumentale composto da apparecchiature che consentono di fornire servizi avanzati per l’ottimizzazione degli ambienti di lavoro dal punto di vista della privacy, della salute e della sicurezza, che sono monitorate da remoto in tempo reale e che possono ricevere assistenza in remoto.
Guarda come funziona, abbinato al servizio di portierato e guardiania virtuale in telepresenza!
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Se acquisti l’impianto BOR entro dicembre 2022, puoi chiedere il credito d’imposta nella misura massima del 6% degli investimenti.
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Le misure del Credito d’imposta in vigore fino al 31 dicembre 2022
Per i beni strumentali 4.0 nuovi acquistati entro il 31 dicembre 2022, può essere chiesto un credito d’imposta in misura variabile, in base alla quota di investimenti effettuati.
Chi ha fatto investimenti fino a 2,5 milioni di euro può fruire dell’agevolazione nella misura del 40%, del 20% per gli investimenti che superano i 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro e del 10% per quelli superiori a 10 milioni e fino a 20 milioni di euro.
Cosa succede dal 1° gennaio 2023?
Chi acquista beni strumentali nuovi tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2025 può chiedere il credito d’imposta in misura ridotta rispettivamente al 20%, 10% e 5% (se entro la data del 31 dicembre 2022 è stato effettuato un ordine al venditore e si è provveduto al pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione si può ottenere il credito nelle misure del 40%, 20% e 10%).
Cos’è il credito d’imposta?
Il credito d’imposta è un’agevolazione fiscale concessa a chi fa investimenti in beni strumentali nuovi e beni materiali e immateriali. Le aziende possono fruire dell’agevolazione sia per l’acquisto di beni strumentali funzionali alla trasformazione tecnologica, sia per quelli ordinari, detti anche “non 4.0”.
Artigiani e professionisti possono accedere all’incentivo solo per gli investimenti per beni strumentali materiali e immateriali “non 4.0”.
In quale misura si può chiedere il credito d’imposta per beni strumentali “non 4.0”?
La misura varia in base alla data in cui è stato effettuato l’acquisto e si calcola sul limite massimo di 2 milioni di euro per beni strumentali materiali e sul limite massimo di 1 milione di euro per beni strumentali immateriali.
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A decorrere dal 1 gennaio 2022 ed entro il 31 dicembre 2022, chi fa investimenti per beni strumentali materiali e immateriali “non 4.0”, può accedere all’incentivo nella misura del 6%.
Attenzione: la misura del 15% è applicabile solo nel caso in cui l’impresa faccia investimenti in beni strumentali materiali e/o immateriali “non 4.0” per favorire la diffusione della modalità di lavoro agile.
Come si utilizza il credito d’imposta per beni strumentali “non 4.0”?
Il credito d’imposta si utilizza in compensazione in tre quote annuali di uguale importo. Non concorre alla formazione del reddito ed è cumulabile con altre agevolazioni riguardanti gli stessi beni, purché non si superi i costi sostenuti. Per i soggetti con volume di ricavi o compensi inferiori a 5 milioni di euro, il credito è utilizzabile in un'unica quota annuale.
I presupposti per poter avvantaggiarsi dell’agevolazione sono il rispetto della normativa sulla sicurezza sul lavoro e il corretto adempimento agli obblighi contributivi.
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