Le prescrizioni legali che il gestore di un deposito di sostanze pericolose è tenuto a osservare sono molteplici e il mancato rispetto lo espone a procedimenti penali, al pagamento di sanzioni amministrative e alla riduzione delle prestazioni assicurative.
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La principale prescrizione che il gestore deve rispettare riguarda l’elaborazione di un adeguato piano di stoccaggio, che gli consenta di disporre di una lista delle sostanze e prodotti stoccati, di una precisa classificazione delle caratteristiche delle sostanze pericolose, dell’indicazione delle quantità massime stoccate, della definizione delle classi di stoccaggio e dell’attribuzione delle quantità stoccate in riferimento alle classi di stoccaggio, di definire i requisiti per i locali di stoccaggio e di applicare una corretta pianificazione degli edifici.
L’elaborazione del piano di stoccaggio è propedeutica per ottenere l’autorizzazione da parte delle autorità competenti, perché consente di valutare la pericolosità delle sostanze stoccate e le misure adottate dal gestore per prevenire i rischi di incendio ed esplosioni e salvaguardare la salute dei lavoratori, la sicurezza dei luoghi di lavoro, dell’ambiente e delle acque.
Durante l’allestimento del deposito il gestore è tenuto a valutare attentamente i luoghi in relazione alle sostanze che andranno ad accogliere, per stimare i possibili rischi che ne potrebbero derivare da un non corretto stoccaggio, le minacce insite in ogni sostanza e quelle che potrebbero essere causate da fattori esterni.
La corretta pianificazione degli ambienti consente di prevedere tutti i possibili rischi connessi alle quantità giornaliere di sostanze depositate, all’inefficace compartimentazione dei locali, ai fenomeni atmosferici e alle piene, e di adottare misure adeguate a garantire la protezione antincendio, la sicurezza dei lavoratori, dell’ambiente, dei luoghi di lavoro e l’integrità della merce.
Gli aspetti sui cui il gestore deve concentrare la propria attenzione riguardano l’organizzazione del deposito ai fini della prevenzione degli incidenti e l’elaborazione di un piano di emergenza. Come già visto nei precedenti articoli, la formazione del personale e l’individuazione di soggetti incaricati della gestione delle emergenze e dell’attuazione del sistema di sicurezza assume un ruolo di primaria importanza.
Il piano di emergenza contiene l’indicazione dei nomi e rispettive funzioni delle persone incaricate dal gestore per la gestione degli eventi e per il coordinamento delle misure di intervento interne ed esterne, e le disposizioni in materia di formazione destinate al personale che è chiamato a gestire l’emergenza in collaborazione con organi esterni.
L’elaborazione di un piano di emergenza può essere affidata al responsabile al servizio prevenzione e protezione e prevede la preventiva individuazione di soggetti incaricati a controllare e a garantire il regolare svolgimento dell’attività lavorativa, l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione e la sorveglianza sanitaria.
Il gestore del deposito designa e nomina le persone coinvolte nell’esecuzione del piano di emergenza: il personale preposto, il responsabile al servizio prevenzione e protezione, l’addetto al servizio prevenzione e protezione, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e il medico competente.
La mancata osservazione delle prescrizioni espone il gestore del deposito a procedimenti che potrebbero comportare condanne sia in sede civile che penale, il pagamento di sanzioni amministrative, e la riduzione delle prestazioni assicurative.
La compilazione di “Liste di controllo” aiuta il gestore a completare le misure tecniche operative necessarie all’allestimento del deposito, alla classificazione e relativo stoccaggio delle sostanze, alla gestione dei controlli periodici dei luoghi e dei dispositivi di protezione, alla verifica dei DPI, all’aggiornamento delle schede di dati di sicurezza, alla verifica dell’adeguatezza della direttiva antincendio e della ritenzione delle acque, alla formazione e nomina del personale incaricato di gestire le emergenze, e a individuare le misure da adottare in linea con le prescrizioni legali per la protezione antincendio, la sicurezza dei lavoratori, dell’ambiente, dei luoghi di lavoro e l’integrità della merce.
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